Le emorroidi: cosa sono e come si curano

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emorroidi uomoLe emorroidi sono un problema che interessa ben 3,7 milioni di italiani. Di fatto, sono delle piccole escrescenze di carne poste proprio sull’ano. Ma cosa provoca la loro uscita? E, soprattutto, come possono essere curate? Vediamo di dare alcune risposte.

Le emorroidi sono dei cuscinetti venosi particolarmente infiammati in seguito ad un innalzamento della pressione sanguigna. Questa situazione provoca l’ingrossamento del tessuto intorno, e la conseguente uscita delle emorroidi.

Le emorroidi possono essere interne, oppure esterne: il primo tipo si sviluppa all’interno del retto, e non si possono vedere o toccare con mano. Nei casi più gravi fuoriescono, causando dolore. Inoltre, all’inizio della malattia emorroidale, se ci troviamo di fronte ad emorroidi interne, queste rientrano da sole. A lungo andare, però, potrebbe essere necessario effettuare una manovra manuale per farle rientrare.

Le emorroidi esterne, invece, sono poste in prossimità dell’ano,e si possono toccare con mano. Sono tendenzialmente dolorose, e nel caso di emorroidi esterne prolassate potremmo trovarci di fronte a coaguli di sangue che potrebbero portare alla trombosi emorroidaria. Nei casi più gravi, il medico può decidere di eliminarle attraverso un’operazione chirurgica.

Le emorroidi sono causate da vari fattori: una vita troppo sedentaria, poca attività fisica e poca idratazione sono le cause principali. Non dobbiamo dimenticare, però, che la gravidanza può causare la loro uscita, proprio come degli sforzi eccessivi o un’alimentazione poco equilibrata.

Esistono diversi metodi per curare le emorroidi: attraverso un’operazione chirurgica, oppure utilizzando dei farmaci. Nel primo caso, il medico valuta attentamente la situazione e decide di operare solo quando il paziente è giunto al limite.

I farmaci, invece, possono curare a livello temporaneo le emorroidi, dando un sollievo alla persona che ne soffre, ma non risolvendo definitivamente la situazione.

In caso di dubbi, però, è bene contattare il proprio medico per una valutazione attenta ed approfondita.

 

 

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