Tra le più recenti modalità di assicurazione auto, rientra quella a chilometro. Si tratta di una formula scelta e proposta oggi da differenti compagnie italiane, che consente di pagare un premio sull’effettivo numero di chilometri percorsi.
Una volta deciso di stipulare un contratto di assicurazione auto a km, il primo passo da compiere è installare sulla propria vettura un dispositivo satellitare, la cosiddetta “scatola nera”.
Si tratta di uno strumento che viene offerto solitamente in comodato gratuito dalla propria compagnia di assicurazione.
Grazie alla scatola nera, sarà possibile monitorare il numero effettivo dei chilometri percorsi, la
geolocalizzazione della propria auto in caso di furto, poter ricostruire lo sviluppo e le dinamiche di un incidente e, in caso di necessità, inviare i soccorsi.
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Per quanto riguarda l’importo del premio di assicurazione auto a km, viene stabilito a seconda di differenti fasce di percorrenza.
Il cliente procederà a scegliere il chilometraggio che più si avvicina alla propria percorrenza annuale, ed in base a questa, pagherà una determinata quota.
Nell’eventualità tale limite successivamente venga superato, si dovrà sborsare un ammontare aggiuntivo in base a quanto indicato in apposite tabelle, mentre se la quota di percorrenza sarà rispettata, nulla sarà dovuto alla compagnia.
L’assicurazione auto a km conviene soprattutto a coloro che adoperano l’auto non molto durante l’anno o comunque certi di non superare il limite stabilito preventivamente con la propria compagnia. Il risparmio in tal caso parte da un minimo del 30 per cento per arrivare anche a tagli di costo pari al 50 per cento.
In generale è una polizza che attualmente viene consigliata a chi percorre non più di 10mila chilometri all’anno, mentre per percorrenze superiori è preferibile scegliere le tradizionali polizze assicurative.