Quanto è messa male l’Italia nel panorama della corruzione internazionale? Per darne una risposta, citiamo quanto riportato da un recente sondaggio «Eurobarometer», condotto tra settembre e ottobre dell’autunno scorso, secondo cui ben il 98% delle aziende italiane interpellate ritiene che le pratiche corruttive siano «widespread» (molto diffuse) nel nostro Paese. E solamente l’1% ha risposto che sono «rare», tanto che qualcuno ha pensato che, probabilmente, tali imprese non hanno capito la domanda.
Il dato è, a ben vedere, un record assoluto nei 28 paesi dell’Unione, superando perfino i risultati non certo eccellenti della Grecia (96%) e della Romania (95%). Di contro, il primato irraggiungibile è per il momento attribuito alla Danimarca (11%).