Tanti i comuni mortali che sono attratti dalle decorazioni torta. Troppi, forse. Già, perchè stando a quanto segnalato dalla Confartigianato sembra proprio che la diffusione di improvvisati pasticceri stia nuocendo gravemente alle finanze di chi pasticcere lo è per davvero.
D’altra parte è sotto gli occhi di tutti come la diffusione di programmi televisivi incentrati sulle dinamiche pasticcere stiano conoscendo un tasso di popolarità ormai inarrestabile, e proprio grazie a questi format la casalinga, lo studente o l’impiegato imparerebbero a fare dolci condividendone con gli altri i segreti di realizzazione. In tutto questo, neanche a dirlo, a rimetterci sono quelli che della pasticceria vi hanno fatto un vero e proprio lavoro.
Come spiegato da Renzo Ballarin, rappresentante del settore pasticceria di Confartigianato, “dobbiamo attenerci scrupolosamente a normative che sono molto rigide nella tutela dell’igiene. Sia in quanto a lavorazione, sia in termini di conservazione dei prodotti. Le autorità sanitaria monitorano costantemente la nostra attività e gli ambienti dove operiamo in maniera tale da garantire la salute del consumatore finale. Per non parlare poi di autorizzazioni per operare e via dicendo!”
Insomma, per chi lavora professionalmente nel settore la realtà tende a farsi sempre più dura. Tante le regole per poter operare nel pieno della legalità, ed altrettanto pesante la pressione fiscale gravante sulle attività impresarie in senso lato. Ed il fatto che la clientela stia diminuendo poiché programmi televisivi e riviste specializzate stiano insegnando un po’ a tutti l’arte della pasticceria, certamente non è di grande aiuto.
Insomma, i pasticceri appaiono essere disturbati da questo fenomeno, anche se in realtà la moda delle torte fatte in casa non nasce certo negli ultimi anni: già le nostre care vecchie nonne potevano considerarsi delle pasticcere provette e sin da allora l’arte del professionista di laboratorio non rappresentava un’esigenza generale.