Le vene varicose: come riconoscerle e prevenirne la formazione

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Le vene varicose si manifestano, visivamente, con dei segni bluastri sulla pelle, soprattutto delle gambe, e con i canali venosi protrusi che si notano anche ad un primo sguardo. La problematica è dovuta alle pareti venose che si rilassano e ad uno scorretto funzionamento delle valvole presenti all’interno delle vene; queste valvole permettono al sangue che risale verso il cuore di non essere preda della forza di gravità.

Le cause

Le cause delle vene varicose sono varie, alcune sono dovute ad una certa predisposizione. Il soggetto che tipicamente viene colpito da questo disturbo è una donna, con un’età compresa dai 30 ai 50 anni, che presenta familiarità con la patologia. Ci sono poi ulteriori fattori predisponenti, come ad esempio svolgere un lavoro che costringe per molte ore a stare in piedi o seduti, l’eccesso di peso, la poca abitudine a fare del moto nel tempo libero, il fumo, la menopausa e l’eccessiva presenza di estrogeni nel sangue, la stitichezza molto frequente. Tutti questi elementi sono riconducibili ad un singolo effetto: la circolazione venosa viene ostacolata e non favorita, cosa che porta le vene a dilatarsi in modo periodico, fino a perdere totalmente di elasticità.

Le soluzioni

Ci sono diversi rimedi contro le vene varicose, il cui utilizzo dipende anche dai sintomi manifestati. Durante i primi stadi di vene varicose i fastidi sono minimi e sono correlati ad un generale senso di pesantezza delle gambe, alle caviglie leggermente gonfie o ad un leggero indolenzimento degli arti, soprattutto delle gambe. In questi casi può essere sufficiente intervenire utilizzando delle calze contenitive, che stimolano la circolazione venosa senza infastidire eccessivamente chi le indossa. Può essere utile in queste fasi anche utilizzare delle creme drenanti e defaticanti o aggiungere alla routine settimanale almeno una passeggiata, da effettuare con un bel paio di scarpe da trekking.

I casi più gravi

Se non curate le vene varicose tendono a degenerare; si possono presentare anche piaghe o ulcere della pelle, con la pericolosa evenienza che si formino dei coaguli di sangue nelle vene, portando alla trombosi venosa. La vena ingrossata e rilassata tende a bruciare, con dolore costante nel corso della giornata. In questi casi la soluzione ancora oggi più utilizzata consiste nell’estrazione della vena interessata dalle varici. Dopo una breve convalescenza si potrà tornare alla normale attività. Negli ultimi anni a questo tipo di intervento si preferisce sempre più spesso la terapia laser, che permette di eliminare la vena senza doverla sfilare; si può anche tentare con la scleroterapia che in genere dà ottimi risultati.

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