Investigatore privato, l’importanza di verificare le autorizzazioni

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spiareIl settore degli investigatori privati a Roma è particolarmente ricco e concorrenziale ma, così come avviene per qualsiasi mercato, è bene cercare di avvicinarsi ad esso con particolare circospezione e cautela, al fine di distinguere congruamente un bravo professionista da una persona che cerca di improvvisarsi tale.

Per questo motivo, quando si sceglie un investigatore privato Roma per indagini, è buona abitudine non solo condividere con esso tutte le informazioni utili per poter arrivare al risultato desiderato, quanto richiedere esplicitamente di vedere l’autorizzazione che viene rilasciata dal prefetto per lo svolgimento delle sue attività. Si tenga conto, in tal proposito, che la licenza prefettizia non è vincolata territorialmente: ne consegue che un investigatore privato a Roma può comunque operare nel resto d’Italia senza alcun limite geografico, né di clientela (può infatti collaborare con enti pubblici o privati, aziende, avvocati e altri professionisti, e così via).

A titolo di completezza, si ricorda altresì che l’investigatore privato non deve essere confuso con quello pubblico, che come suggerisce lo stesso nome è funzione svolta dalle forze di polizia italiane e, in particolar modo, dalle forze di polizia giudiziaria italiana. L’obiettivo, sostanzialmente, non cambia: l’investigatore è colui che svolge indagini finalizzate ad accertare o a escludere l’accadimento di determinati fatti e avvenimenti. La differenza è nella natura di chi effettua le indagini: nel caso dell’investigatore privato si tratta – appunto – di privati cittadini.

Ricordiamo infine che sulla base dell’attuale normativa, gli investigatori privati – esattamente come avviene con gli avvocati – possono svolgere direttamente delle investigazioni difensive per conto dei propri assistiti e, in particolare, possono conferire con le persone che sono in grado di riferire delle circostanze utili ai fini dell’attività investigativa. Contrariamente a quanto avviene con gli investigatori pubblici, tuttavia, in questo caso l’acquisizione delle notizie avviene attraverso un colloquio non documentato.

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