Agenzie funebri italiane in crisi: arriva la concorrenza cinese

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cinesi e impresaIn forza della sua vasta area e probabilmente anche a causa della sua attrattività, fino a questo momento era la capitale il luogo prediletto per la fioritura di realtà imprenditoriali non proprio trasparenti. Tuttavia stavolta non intendiamo parlare di un’Agenzia Funebre Roma qualsiasi, quanto invece di una realtà alquanto torbida che ha preso di mira la città di Ancona.

Nulla di illegale, sia chiaro. Parliamo invece dell’ennesimo caso in cui l’imprenditoria cinese ha avuto la meglio su quella nostrana: una celebre azienda funeraria operante nei pressi del capoluogo marchigiano, infatti, si è ritrovata a dover avviare le procedure di liquidazione temporanea perchè i proventi non sono più sicuri come una volta. La compagnia di Osimo, leader nella produzione di bare funebri, è stata scavalcata dalla concorrenza cinese che sta proponendo agli abitanti del luogo delle bare e delle prestazioni funerarie a costi decisamente più ridotti.

Una differenza di costo produttivo che si aggira sui 200 euro dà vita ad uno scenario destinato a ripercuotersi su fatturati e volumi di affari, soprattutto agli occhi di chi è abituato ad operare su standard qualitativi di ben altro livello.

Esattamente come è accaduto relativamente al campo del vestiario, dell’oggettistica e dell’alimentazione, i cinesi stanno pian piano rafforzando la loro sfera di influenza mettendo da parte persino aziende che sono sul territorio con una loro storia ed un loro brand qualitativo di grande portata. Ma evidentemente in tempi di crisi non è più sufficiente giocarsi la sola carta della qualità: famiglie e liberi cittadini sono sempre più a corto di denaro, soprattutto se questo deve giocare il ruolo di un “investimento senza ritorno”.

E’ quindi palpabile la preoccupazione che si respira in forza di questa efferata concorrenza, ma è inevitabile dover andare a fondo delle responsabilità che hanno causato tutta questa situazione e che non possono affatto ricadere su un’imprenditoria orientale che, come giusto che sia, non pensa ad altro se non al proprio tornaconto.

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