Ultimamente sentiamo un gran parlare del rimborso delle pensioni, ovvero di quella misura che dopo la sentenza della Consulta obbligherà il Governo a restituire gli arretrati a tutti i pensionati che si son visti bloccare l’indicizzazione delle proprie pensioni. Se ben ricordiamo, infatti, il Governo Monti aveva stabilito che per fare cassa nel breve periodo si sarebbe proceduto a bloccare la rivalutazione conseguente all’incremento del costo della vita a quei pensionati aventi un reddito uguale o superiore a tre volte il minimo. Ma dal momento in cui la Corte Costituzionale ha sancito che la cosa non fosse costituzionalmente valida, ecco che l’esecutivo in carica si ritrova a dover versare tutto ciò che è stato indebitamente tolto.
Ma come si può all’Inps chiedere il rimborso della pensione? In primo luogo dobbiamo precisare che la misura ha riguardato e di conseguenza riguarderà anche sotto il profilo del rimborso le sole pensioni superiori a circa 1.500 euro mensili.
Dopodichè, per quel che riguarda gli anni 2012-2013 per i quali è intervenuto il blocco, sarà riconosciuto un rimborso pari al 40% del trattamento pensionistico superiore a tre volte il minimo. Il rimborso scenderà al 20% del totale per pensioni superiori alle quattro volte il minimo, mentre per quel che riguarda trattamenti pensionistici superiori a cinque volte il minimo sarà predisposto un rimborso pari al 10% dell’importo totale. Fuori dall’ambito dei romborsi ci saranno per forza di cose le pensioni aventi un reddito superiori a sei volte il minimo, ovverosia vicine ai 3.000 euro lordi mensili.
Per quanto concerne gli anni 2014 e 2015 è stato stabilito che la rivalutazione sarà pari al 20% dell’aumento ottenuto nel corso del biennio 2012-2013, mentre per quanto attiene l’anno 2016 è stata predisposta una rivalutazione pari al 50% dell’aumento.
Non occorre fare alcuna domanda per avere il rimborso di quanto tolto dal blocco delle rivalutazioni: il calcolo avverrà d’ufficio per mezzo dell’Inps stessa e la corresponsione degli arretrati avverà altrettanto automaticamente. Solo gli eredi di pensionati venuti a mancare ma che erano stati colpiti dal blocco dovranno avanzare un’apposita domanda di restituzione degli arretrati tramite sportello Inps. Insomma, la misura è stata resa quanto più semplice e fluida possibile e, come noto, decorrerà a partire dalla data del 1 Agosto che verrà.
In questo modo il Governo intende soddisfare quanto sancito dalla Consulta e riconoscendo il ripristino della rivalutazione si metterà al riparo anche per il prossimo futuro.