La differenza tra il trading binario e quello tradizionale

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freccia in suIl settore delle opzioni binarie sta muovendo grandi interessi nel nostro paese grazie ad una serie di eventi e società che permettono di negoziare questi strumenti derivati. La facilità di utilizzo e la diffusione delle tecnologie sta permettendo anche a gente senza esperienza di negoziare.

Ma qual è la differenza con il trading trazionale ? A questa domanda vogliamo cercare di rispondere con una serie di approfondimenti:

  • Il trading “binario” è proprio adatto a tutti ?
  • Quali sono i tipi di opzione più comune?
  • Dove trovare broker per principianti ?

Alcune opinioni sul trading binario

La rete si muove cercando di dire cosa ne pensa. Alcuni portali influenti come il sito www.brokeropzionibinarie24.com ed i siti di news stanno affrontando l’argomento del trading da un punto di vista dell’utente. La semplicità di utilizzo è sicuramente la chiave del successo che oggi spinge sia chi è professionista sia chi inizia per la prima volta a fare qualche operazione sui derivati.

Il termine “binario” deriva proprio dal fatto che ci sono solo due scelte possibili. E’ possibile acquistare una Call (Su) o una Put (Giù) scommettendo sull’andamento di un bene di mercato (azioni, indici di borsa, coppia di valute) e puntandoci sopra del denaro. Detta così sembrerebbe una scommessa vera e propria. In realtà alcuni paesi come gli Stati Uniti hanno vietato l’utilizzo dei derivati, in Europa invece questi strumenti sono stati recentemente riconosciuti.

In pratica ti basta decidere quale direzione prenderà il mercato e investire. Se la previsione si rivelerà corretta si incasserà un rendimento altrimenti si perderà il capitale. Rispetto al trading tradizionale, dove l’uso di leve finanziarie aggressive può prosciugare l’intero conto, le cifre che si utilizzano con le opzioni sono molto più basse ma i rischi rimangono tali.

Come in altri settori è possibile sfruttare tutti gli strumenti automatici di limitazione delle perdite, ad esempio gli stop loss o i cosiddetti ordine limite. L’imprevedibilità rimane comunque tanto da far ritenere questi strumenti molto aleatori e di difficile previsione. C’è da dire che ci sono alcuni tipi di opzione molto rischiose, altri invece utilizzate regolarmente anche dai traders più navigati.

I tipi di opzione più comune : come funzionano?

Dal momento che non c’è alcuna compravendita di beni ci sono meno rischi. Nel trading online tradizionale, ad esempio, si acquista un bene ad un dato prezzo per poi rivenderlo al momento opportuno. Se il trader ha fatto un affare non avrà difficoltà a trovare acquirenti e a realizzare un profitto.

Pensiamo però a delle società in perdita. Supponendo di acquistare un titolo che ad un certo punto inizia a “cadere” ci si ritrova con un asset sul groppone difficilmente rivendibile. Se invece si utilizzano le opzioni digitali in pratica ogni asset può essere “scambiato” esercitando un diritto acquisito tramite il contratto derivato stipulato con il broker. Si negozia il contratto sul prezzo di partenza e dopo un certo lasso di tempo si investe sulla direzione che prenderà. In poche parole non si acquista nulla, è questa la forza di questo tipo di commercio.

Ed inoltre questo offre una grande flessibilità in quanto ci sono molti meno fattori da considerare sia per chi opera nel lunghissimo termine sia per chi fa operazioni nel breve periodo. Detto questo le più comuni tipologie includono :

  • Le opzioni touch : in questo caso si prevede che il prezzo raggiunga una data soglia in un certo lasso di tempo.
  • Le range o interval : si prevede che il prezzo del bene scambiato si manterrà in un dato intervallo senza sforare
  • Le tradizionali : il trader deve solo capire se l’asset va giù o sù di prezzo ed investire

Ci sono broker per principianti ?

Le società che fanno da intermediazione sono uguali per tutti sia per i novizi che per gli utenti più esperti. Sono i cosiddetti broker, siti che offrono piattaforme per poter fare tutte le transazioni sui mercati. Ovviamente questi mettono a disposizione un paniere di beni come valute, indici di borsa più comuni e materie prime su cui acquistare.

I rischi ci sono e sono concreti, per questo motivo per scegliere i migliori broker di opzioni bisogna verificare alcune cose:

  • Che i rendimenti siano onesti e reali
  • Che il broker abbia la licenza italiana della Consob e quelle europee (CysSec e Mifid)
  • Che la società non abbia sede in qualche paradiso fiscale
  • Che le condizioni siano chiare e trasparenti così come la gestione della privacy

In questo modo le frodi e le truffe sono ridotte al minimo. Conviene selezionare mediatori seri anche per non avere problemi con il fisco. Ricordiamo che tempo fa molte controversie non sono state dibattute perchè molte società erano in paesi che non erano all’interno dell’Unione Europea. Un consiglio finale è quello dunque di porre delle domande utilizzando i moduli di contatti prima di fare qualsiasi deposito e iniziare a fare trading in tutta sicurezza.

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