Dare la paghetta ai bambini: è corretto?

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paghettaUno dei dilemmi che, spesso, preoccupano i genitori riguarda la paghetta da dare ai propri figli: è corretto dargliela? E a quanto dovrebbe ammontare? Domande lecite, ma che non dovrebbero nascondere ricatti, nè ricompense per gesti (o atteggiamenti) di base. Vediamo insieme, allora, come sfruttare questo “mezzo”.

Partiamo da un dato certo: secondo l’Istat, in Italia un bambino dell’età di 6 anni, su 4, riceve una paghetta pari a 8 euro. Il dubbi, però, rimane: da quando è corretto abituare i propri figli a ricevere del denaro? E, poi, come possiamo responsabilizzarli in modo corretto?

Secondo molti psicopedagogisti, l’età giusta per iniziare a far capire loro il valore del denaro è attorno agli 8 anni: una fase in cui i bambini possono comprendere a cosa servono i soldi, e come spenderli. Inoltre, questo modo può essere utilizzato come “mezzo” per fargli comprendere che il denaro deve essere guadagnato. E non semplicemente regalato.

Per fargli comprendere questo concetto si può sempre legare la “paghetta” allo svolgimento di un lavoro: tagliare l’erba, riordinare la propria stanza in modo accurato oppure aiutare a ritirare la spesa di casa. Tutti gesti che lo possono responsabilizzare da un lato, ed aiutare a “racimolare” i soldi per i propri interessi dall’altro.

Ecco un altro punto molto delicato: il genitore dovrebbe, di volta in volta, far comprendere che il denaro può essere anche accantonato per spese future, e non solo per acquisti impulsivi e dettati dalla “smania di avere”. L’accumulare denaro dovrebbe essere visto come un obiettivo da raggiungere, e non come un ostacolo da superare.

Infine, la paghetta non deve essere vista come un premio per il rispetto di regole basilari: rispondere in modo educato, obbedire ai genitori o fare i compiti fanno parte dell’educazione di base del proprio figlio. Ricevere la paghetta non deve essere legata a questi gesti, e non deve nemmeno diventare un’arma di ricatto. Ovviamente, la cifra da dare ogni settimana al proprio figlio va concordata, e comunque gli psicoterapeuti consigliano di non dare troppi soldi. La paghetta deve essere equa e corretta.

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