Brasile: case prefabbricate per riqualificare gli stadi

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stadi brasileDal Brasile ecco un progetto per placare le critiche al governo brasiliano, che ha speso cifre esorbitanti per la Coppa del Mondo, e nello stesso tempo per cercare di arginare il grande problema delle numerosissime persone senza un alloggio degno di questo nome.

Il progetto, forse più una provocazione che una vera proposta, prevede la riqualificazione dei nuovi stadi costruiti per i mondiali in abitazioni per i cittadini. Come? Tramite l’inserimento di elementi prefabbricati sulle facciate esterne di questi stadi. Ancora una volta l’edilizia dei prefabbricati viene in aiuto a situazioni dove la parola d’ordine è risparmiare. Con la loro comodità ed economicità, i moduli prefabbricati potrebbero essere installati a costi ridottissimi.

Questo progetto fa parte di una serie di progetti a sfondo sociale ideati da due giovani architetti francesi, che con il loro programma “1 week 1 project” si stanno impegnando dall’inizio di quest’anno ad ideare una proposta a basso costo e socialmente utile ogni settimana. Il progetto chiaramente non è esente da critiche: secondo i loro calcoli le case prefabbricate dovrebbero avere una superficie di 105 metri quadrati, circa tre volte più grandi delle abitazioni standard concesse ai bisognosi dal governo brasiliano. Non solo, ma l’installazione di elementi prefabbricati uno sull’altro porterebbe alla necessaria installazione di numerosi ascensori per raggiungere quelli più in alto, aggiungendo dunque altri costi. Tutto questo senza menzionare le problematiche di sicurezza che dovrebbero essere affrontate per l’attuazione di tale piano.

Da lodare quindi lo sforzo e l’ingegno dei due architetti anche se il progetto sicuramente non diventerà realtà, ma quello che probabilmente i due giovani hanno voluto dimostrare è la possibilità di riutilizzare in maniera costruttiva gli impianti realizzati per la Coppa del Mondo (quattro dei quali è previsto che resteranno inutilizzati dopo la fine della competizione). Se l’idea sembra un po’ poco studiata è perché forse lo è, ma nessuno vieta che sia uno stimolo a ricercare una soluzione migliore, magari tramite l’utilizzo delle tanto versatili case prefabbricate.

 

 

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